ALCUNI ASPETTI POPOLARI DI CROSIA USI - COSTUMI - TRADIZIONI
Detti
Il legame con gli elementi naturali è ulteriormente ripreso in alcuni detti, in cui viene esplicitato il rapporto fra gli agenti atmosferici, il ritmo delle stagioni e l'organizzazione sovrastrutturale del paese.
Alcuni detti crusioti:
1) Aprili jurni gentili, caccia 'ra ronna e ru cinnarili o puramente cià fa mintiri, li fa sturre 'e rughe e ri varrili.
2) Aprili, s'aggrugna, ti fa cariri l'ungnia.
3) 'U jurnu 'e ra Mmaculata jetta l'acqua cu ri cati.
4) 'U jurnu 'e ra cannilora tutti l'oceddi vannu all'ove.
5) 'U jurnu 'e ra cannilora ppe quantu a spasi sulu spanna nniva (oppure) vernu è arreri.
6) 'U jurnu e Santa Lucia ammanca ra notte'er'avanza ra via quantu nu passu e pipicia.
Traduzione:
1) Se ad Aprile il tempo è clemente, allontana la donna dal caminetto, oppure falla rimettere per consumare (tutta la legna)
anche le doghe dei barili.
2) Se Aprile è inclemente, ti fa cadere anche le unghie.
3) Il giorno dell'Immacolata (8 dicembre) piove sempre a dirotto.
4) Il giorno della candelora (2 febbraio) tutti gli uccelli covano le uova.
5) Il giorno della candelora (2 febbraio) se c'è stato molto sole ci sarà molta neve: l'inverno deve ancora venire.
6) Il giorno di S. Lucia (13 dicembre) la notte comincia a diminuire ed il giorno avanza quanto il passo di un pulcino.
Tutto il contenuto di queste pagine, per gentile concessione degli autori, sono state tratte dal libro
"Breve storia della Calabria ionica cosentina e di un suo paese:CROSIA"
di: Anna CATALANO - Antonio SCARAMUZZO - Maria TOLONE
edito da Pellegrini Editore - Cosenza