Circolo territoriale di Futuro e Libertà a Mirto-Crosia:
AMMINISTRAZIONE FUORI SERVIZIO
Bisognerebbe chiedere scusa ai fedeli che il 23 maggio erano a Crosia.
Bisognerebbe chiedere scusa ai cittadini di Crosia per la pessima figura fatta in questo 24° anniversario dei fatti mariani.
Dovrebbe essere l’Amministrazione di Crosia a chiedere scusa a tutti, con un atto di umiltà.
In 24 anni non si ricorda un anniversario tanto disorganizzato e mal gestito.
Dai parcheggi selvaggi, all’abusivismo commerciale dilagante, al centro storico paralizzato per una intera giornata senza che ci fossero avvisi o strade alternative predisposte con un servizio d’ordine, alle strade della fiaccolata in pessimo stato.
Una totale disorganizzazione anche per quanto riguarda l’ordine pubblico.
Quanto sono lontani i tempi in cui l’anniversario del 23 maggio registrava il coinvolgimento delle associazioni, della protezione civile, degli stessi commercianti (ai quali venivano impartite regole ben precise) e soprattutto della postazione organizzata della Croce Rossa.
Una disorganizzazione che solo per fortuna non si è trasformata in dramma.
Chi un giorno criticava strumentalmente le organizzazioni altrui, promettendo chissà quali miracoli, oggi deve trarre umile insegnamento dai modi, dalle capacità organizzative e soprattutto dalla costante presenza tra la gente e sul territorio, non solo quando si devono fare “parate” o “processioni”.
Come si fa a parlare di turismo e di recupero dei pellegrinaggi se non si è avuta cura, non già di creare nuove strutture igieniche, ma quanto meno ripristinare, anche alla meno peggio, quelle esistenti? Invece i numerosi pellegrini hanno dovuto utilizzare quei pochi servizi igienici, la maggior parte dei quali ancora oggi è, come questa Amministrazione, “fuori servizio”.
Che fine hanno fatto le promesse ed i programmi dell’Assessore al Turismo e del Delegato al Centro Storico? Ma non è anche quello del 23 maggio un fenomeno turistico che deve interessare un’Amministrazione comunale, non solo nella sua organizzazione ma soprattutto nel suo sviluppo? Non faceva anche questo parte degli obiettivi di questa Amministrazione?
E allora come è stato possibile partorire quel disastro il 23 maggio 2011?
I continui giochi di equilibrismo ai quali si assiste da due anni e che soli permettono a questa maggioranza di stare ancora in piedi, stanno mortificando il territorio e la stessa Politica.
Quando non si condividono più modi, tempi ed azione di una Amministrazione le alternative sono due: o dimettersi o uscire dalla maggioranza.
Non è più tollerabile assistere alla critica continua dell’operato della stessa maggioranza di cui si fa parte, dissociarsi da quasi ogni scelta, non assolvere di fatto alle proprie funzioni istituzionali per evidenziare il proprio dissenso (quasi volersene lavare le mani), però continuare ad occupare le stesse poltrone.
Questi due anni hanno già dimostrato che coerenza, dignità ed onestà politica non sono doti di chi compone questa maggioranza. Ma almeno si abbia la dignità di chiedere scusa a chi il 23 maggio 2011 è venuto a Crosia!
