
Nel proporre questa seconda pubblicazione sulla esperienza fascista di Crosia, sento il bisogno di chiarire un concetto ritengo molto importante. La storia degli uomini e delle comunità di loro appartenenza è fatta di momenti positivi ed anche di momenti negativi. Spesse volte accade che solo a posteriori, cioé col senno di poi, tali momenti vengono ad essere catalogati come positivi o come negativi. Gli uni e gli altri non possono, tuttavia, essere rimossi, cancellati: essi rimangono tra le pagine del libro della storia di una comunità, piccola o grande che sia. Pubblicare questi documenti, da parte mia HA IL SOLO SCOPO di far conoscere alle nuove generazioni (e non solo), momenti particolari della vita e, quindi, della storia di Crosia. Nel tempo in cui Crosia viveva questi suoi “momenti”, come ho già scritto nella precedente pubblicazione, l'Italia intera era travolta dalla impetuosa ondata ideologica fascista. Per sincera convinzione o per semplice opportunismo, allora erano tutti (o quasi tutti) fascisti. Per sincera convinzione o per semplice opportunismo, tutti (o quasi tutti), divennero poi antifascisti. Io non sono un veterano di face book, tuttavia mi sento di tranquillizzare i visitatori di questa pagina, dicendo loro che apporre un “mi piace” a queste mie pubblicazioni vuole semplicemente significare: “IO HO LETTO QUESTO POST, HO VISTO QUESTE FOTO. Nulla di più! Nessuno, per aver apposto un semplice “mi piace” , potrà venir tacciato d'essere fascista! Altra cosa è invece il commento. In quel caso, chi scrive espone la propria libera opinione, circa il comportamento di quei nostri lontani compaesani. Grazie, Francesco Leonardis.
da pagina facebook: Crusia cum'era 'na vota